mindfulness

La mindfulness: un viaggio nel momento presente alla ricerca della consapevolezza

La mindfulness è una pratica basata su tecniche di meditazione derivanti dalla tradizione buddista.

Il termine mindfulness è il corrispettivo inglese delle parole pali sati e sampajana che potrebbero essere tradotte come consapevolezza, memoria, attenzione, discernimento.

È possibile definire la mindfulness come la consapevolezza che deriva e si sviluppa attraverso la pratica di questa modalità intenzionale e di presenza aperta, amorevole e non giudicante.

Inizia ad affermarsi a partire dagli anni 70 negli Stati Uniti, grazie al lavoro di Jon Kabat- Zinn.

I sette pilastri fondamentali della mindfulness

  • NON GIUDIZIO: siamo abituati costantemente a giudicare le nostre esperienze e tutto ciò ci impedisce di trovare la pace interiore. Attraverso questa pratica è possibile assumere un atteggiamento di testimone imparziale. Qualora si presentasse un giudizio è utile semplicemente osservarlo.
  • PAZIENZA: essendo la pazienza una forma di saggezza è fondamentale non pretendere troppo dal nostro corpo e dalla nostra mente, ma essere aperti ad ogni momento, situazione ed evento e accettarlo cosi come è, sapendo che ogni cosa muta nel tempo.
  • MENTE DEL PRINCIPIANTE: per comprendere appieno le cose dovremmo imparare a guardarle come se le vedessimo per la prima volta e focalizzarci sull’importanza del momento presente. Come riuscirci? Facendo cadere le aspettative basate su esperienze pregresse e restando aperti alle nuove possibilità, con la consapevolezza che nessuna situazione, momento, evento è uguale ad un altro.
  • FIDUCIA: avere fiducia nelle proprie esperienze e sensazioni è di fondamentale importanza per apprendere la meditazione alla consapevolezza. Avere fiducia in sé stessi significa imparare ad ascoltarsi e questo faciliterà ad avere fiducia negli altri.
  • NON CERCARE RISULTATI: siamo abituati ad agire per raggiungere obiettivi prefissati. Attraverso la meditazione alla consapevolezza possiamo essere completamente noi stessi senza l’obiettivo di fare. La priorità è prestare attenzione a ciò che succede in ogni istante del presente. Il miglior modo di ottenere benefici è non cercare risultati.
  • ACCETTAZIONE: è il presupposto fondamentale per il cambiamento. Accettazione non significa rassegnazione o rinunciare ai propri bisogni ma semplicemente disponibilità a vedere le cose per come sono, senza pregiudizi.
  • LASCIARE ANDARE: apprendere la pratica della consapevolezza vuol dire anche imparare a distaccarsi dai pensieri, situazioni ed emozioni che la mente vuole trattenere. Lasciarli andare è una forma di accettazione delle cose momentanee.

La pratica mindfulness è uno dei modi attraverso i quali gli individui possono coltivare intenzionalmente la consapevolezza e lo sviluppo di alcune abilità come:

dirigere e sostenere l’attenzione;
minore reattività;
potenziare il discernimento e la compassione;
riconoscere e disidentificarsi dalle proprie rappresentazioni del sé.

I vantaggi di praticare la mindfulness

La mindfulness ha molteplici vantaggi:

riduce l’ansia e lo stress;
allevia il dolore cronico;
favorisce le relazioni sociali;
migliora l’intelligenza emotiva;
migliora il senso di compassione;
favorisce la regolazione emotiva;
potenzia le capacità di introspezione;
migliora l’attenzione, in particolare quella selettiva e sostenuta.

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